Phlomis

passione per il verde e amore per le piante

Vivaio dell'arco
Phlomis

Phlomis

L’altezza di queste piante non supera di molto il metro. L’aspetto oltre ad essere erbaceo può essere anche suffruticoso-glutinoso. La forma biologica in parte è emicriptofita scaposa, ossia sono piante erbacee, a ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve e sono dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di foglie, e in parte è nano-fanerofite, ossia piante perenni e legnose, con gemme svernanti poste ad un’altezza dal suolo tra i 30 cm e i 2 metri. In queste piante sono inoltre presenti ghiandole contenenti oli eterei che emanano caratteristici aromi e profumi.

Malattie funginee:

In caso di umidità elevata il fogliame viene colpito con facilità dall’oidio meglio conosciuto come mal bianco, nebbia o manna. I fiori e le foglie vengono attaccati invece da afidi ed acari.

Stagionalità:

Disponibile tutto l’anno.

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Ambiente

La Phlomis per produrre fiori in abbondanza va posta in pieno sole. In luoghi ombrosi o parzialmente ombreggiati la pianta perde le foglie e la fioritura è stentata o quasi nulla. Teme il freddo e l’umidità e pertanto nelle zone con clima invernale rigido conviene allevarla direttamente in vaso per poterla poi ricoverare non appena le temperature iniziano a scendere.

Nutrizione e bellezza

La Phlomis coltivata a dimora generalmente si accontenta delle piogge in quanto si tratta di una specie resistente alla siccità. Nei periodi di prolungata siccità e durante l’estate va comunque annaffiata con moderazione per evitare l’inaridimento e facendo attenzione a non bagnare le foglie.

Trapianto e rinvaso

La Phlomis si mette a dimora quando le gelate notturne sono del tutto scongiurate. Il periodo più adatto alla piantumazione è l’ autunno o la tarda primavera. Il terreno deve essere ben lavorato e la buca circa il doppio delle dimensioni del pane di terra che avvolge le sue radici.

Oleandro Rosa
Rincospermo